Ombrellifera di grosse dimensioni (può raggiungere 1,5 m)
dal fusto glabro, robusto, ramificato, dotato di striature rossastre, l’angelica ha foglie ovate, larghe, dentate,
verdi, più chiare nella pagina inferiore. I fiori sono bianchi o
giallo-verdastri disposti in ombrelle rade alla sommità delle piante.
Diffusa in Europa nordorientale, in Italia è piuttosto
rara. Si rinviene nelle valli di montagna fino a quote anche molto alte, lungo
i ruscelli e nei luoghi umidi. Viene coltivata per essere impiegaa in
pasticceria e liquoristica.
Proprietà
L’angelica contiene
derivati dalla cumarina, tannino, resine, acidi aromatici, sostanze amare e
zuccherine. È tonica, antispasmodica, digestiva e calmante, ha la capacità di riscaldare
il corpo ed è quindi utile in tutte le affezioni da raffreddamento.
Impiego
L’utilizzo medicinale era più frequente in passato. L’infuso,
oltre ad avere effetto tranquillante, calma i dolori mestruali e il mal di
testa, stimola l’appetito e agevola la digestione; aggiunto all’acqua del bagno
aiuta a combattere dolori muscolari, reumatici e nevralgici.
Trova impiego nella preparazione anche industriale di
dolci e liquori (amari a base di erbe); in percentuali molto basse viene
utilizzata per dare aroma al tabacco da fiuto.
Liquore di angelica
L’angelica è una pianta aromatica che si usa candita sia
come ingrediente sia per decorare dolci.
Una volta era molto utilizzata anche per preparare questo
eccellente liquore dalle proprietà stomachiche e digestive.
Metti a macerare per 8 giorni 100 g di erba angelica secca, 2 g di cannella, 1 g di
macis e 1 g di chiodi di garofano in 1 l di acquavite, filtra, unisci lo
sciroppo preparato con 5 dl di acqua e 500 g di zucchero e lascialo
raffreddare. Infine, filtra di nuovo. Al posto della cannella, del macis e del garofano puoi usare 5 o 6 mandorle amare pelate.
Germogli di angelica in insalata
Lessa i fusti teneri e i piccioli di angelica e
condiscili con olio e limone.
Avvertenze
Il succo fresco può irritare le mucose e la pelle. Da non
confondere con ombrellifere velenose. L’olio
essenziale in forti dosi può essere intossicante.
Curiosità
La leggenda vuole che sia stato lo stesso arcangelo Raffaele
a farne conoscere l’uso agli uomini.
Alessandra
P.S. Questa è una piccolissima lista di malattie e disagi umani (corrispondente solo alla lettera 'A' dell'alfabeto inglese).
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