sabato 30 settembre 2017

Alimentazione in Menopausa: Come Deve Cambiare?

   Quando si compiono 50 anni, adattare la propria alimentazione a questa nuova fase della vita è essenziale. Ecco 5 consigli per mangiare meglio.

I 50 rappresentano per le donne un vero e proprio momento di passaggio, sotto diversi punti di vista. Sinonimo di menopausa, questa seconda fase della vita spesso fa anche rima con “cambiamenti fisiologici”. Da qui, l’importanza di adottare un adeguato regime alimentare che permetta di
affrontare bene le novità legate all’età e alla fine del ciclo mestruale.
    Ecco 5 consigli da adottare nella propria alimentazione per vivere
serenamente questo momento di transizione. 




Consiglio #1: attenzione alla voglia di dolci e cibi grassi.
Cibi grassi e dolciumi rendono meno appetitosi gli alimenti ricchi di
nutrienti indispensabili, come le proteine. Nella vita quotidiana è bene limitare il consumo di burro, di olio (2 cucchiai da minestra al giorno) e di formaggio (non più di 30 grammi al giorno). 

Consiglio #2: dire sì ai grassi buoni. Il cuore deve essere posto al centro dell’attenzione. Per proteggerlo, è essenziale scegliere i “grassi buoni” che si trovano per esempio nei pesci grassi e nell’olio di lino

Consiglio #3: non trascurare il calcio.
Così come avviene per i bambini, anche in questa fase della vita le ossa hanno bisogno di essere rinforzate, per mantenersi robuste. Parte della strategia per far fiorire il proprio benessere dopo i 50 consiste nell’aumentare l’apporto di calcio. Parallelamente, è opportuno mantenere un equilibrato apporto di proteine e di cibi ricchi di vitamina D, come il pesce, le uova e gli champignon.






Consiglio #4: attenzione ai carboidrati.
Senza eliminarli del tutto, è bene optare per alimenti con un basso indice glicemico, come le lenticchie, i cereali e il pane integrale.

Consiglio #5: non dimenticare gli antiossidanti.
Sarebbe un peccato modificare il proprio regime alimentare senza introdurre anche alimenti importanti per le loro proprietà antiossidanti (cavolo, aglio, tè verde, frutti rossi, agrumi…).

Alessandra



P.S. Questa è una piccolissima lista di malattie e disagi umani (corrispondente solo alla lettera 'A' dell'alfabeto inglese).
E dopo ci sono le soluzioni naturali che si possono adottare tramite gli oli essenziali purissimi della Young Living. Per provarli, apri il link e serviti! Per istruzioni approfondite, contattami!


Abusi
Acidosi
Dipendenze
Addison
Agitazione
AIDS
Alcolismo
Alcalosi
Antrace
Reazioni da Antibiotici
Disturbo dell'attenzione
Autismo
Distrazione
Alzheimer
Anemia
Aneurisma
Angina
Arteriosclerosi
Anoressia Nervosa
Perdita di Appetito
Degenerazione maculare legata all'età
Piede d'atleta
Tossicità dell'Alluminio
Asma
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Ascessi e foruncoli
Acne
Problemi ai Reni











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venerdì 29 settembre 2017

Margheritina dai Mille Usi





La margheritina o pratolina, detta anche margherita di campo, è una piccola erbacea perenne, con breve radice fittonosa e cespitosa e steli eretti lunghi circa 15 cm. Le sue foglie basali, disposte a rosetta, sono obovate e spatolate. 

All’apice degli steli porta capolini con fiori gialli, circondati da ligule bianche sfumate di rosa, che si chiudono la sera.
La pianta spontanea è molto comune nei prati umidi di pianura e montagna; nei giardini viene coltivata a scopo ornamentale in varietà selezionate.

Se ne raccoglie la rosetta fogliare prima della fioritura, tagliandola all’altezza del colletto. A volte vengono raccolti anche i fiori.

Proprietà
La pratolina presenza sostanze amare e resinose, tannino e gomma, è vulneraria (contribuisce alla guarigione di piaghe, ferite, contusioni), blandamente bechica (calma la tosse), diuretica.


Impiego
Il macerato, l’infuso e il decotto si assumono per regolare la vescica e l’intestino.

Per uso esterno, il cataplasma dei fiori pestati è utile contro i traumi e le contusioni.

I gargarismi con il decotto di pratolina servono per le infiammazioni della bocca e della gola

Il vino di pratolina è utile contro il mal di testa e la renella.
In cucina viene usata la rosetta fogliare prima della fioritura e, poi, le sole foglioline più tenere. Può essere mangiata in insalate ma, poiché il sapore non è dei migliori, è meglio mescolarla ad altre piante selvatiche.



Curiosità
La pratolina non deve essere confusa con la comune margherita dei prati, di dimensioni più grandi e appartenente allo stesso gruppo die crisantemi. Anche i fiori di questa margherita, comunque, presentano virtù medicinali: sono tossifughi, antispasmodici e astringenti, e vengono consigliati per infusi contro tosse, dolori addominali, coliche intestinali e per stimolare il flusso mestruale.


Alessandra



P.S. Questa è una piccolissima lista di malattie e disagi umani (corrispondente solo alla lettera 'A' dell'alfabeto inglese).
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giovedì 28 settembre 2017

L'Edera in Cucina





L’edera terrestre è un’erbacea perenne alta pochi decimetri, con fusto strisciante e radicante.

Il caule è eretto con foglie opposte, cuoriformi, dentellate e leggermente pubescenti. In primavera porta fiori rosati riuniti in glomeruli all’ascella delle foglie. Abbastanza frequente nei prati ombrosi, negli orti e lungo i corsi d’acqua, assume spesso caratteristica infestante.

Può venire essissata. A uso alimentare, solo le foglie.



Proprietà

L’edera presenta tannini e sostanze amare; viene utilizzata come espettorante, galattofuga (aumenta la secrezione lattea) e vulneraria (guarisce piaghe, ferite, contusioni).



Impiego

In erboristeria l’edera gode di grande considerazione come rimedio per affezioni delle vie respiratorie. In questo caso, per disturbi digestivi e contro i postumi di una caduta o un incidente si consiglia di assumere l’estratto, l’infuso o il succo della pianta fresca.



Per uso esterno: cataplasma o lavaggi con il decotto concentrato per botte e ulcerazioni cutanee; impacchi di foglie pestate e mescolate all’aceto per un effetto antinevralgico; sempre le foglie, cotte e applicate sul seno con cataplasmi, aiutano a bloccare la produzione di latte. Le foglie possono essere utilizzate in frittate o minestre; il tè preparato con le foglie della pianta è molto gradevole e digestivo.

Avvertenze

Attenzione a non confonderla nelle indicazioni erboristiche con l’edera comune.




Curiosità

La pianta fresca emana un odore poco gradevole che scompare con la cottura o l’infusione.





Alessandra



P.S. Questa è una piccolissima lista di malattie e disagi umani (corrispondente solo alla lettera 'A' dell'alfabeto inglese).
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